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Promuovere una serie di incontri sistematici con gli enti locali affinché negli appalti pubblici del territorio senese venga inserita una clausola sociale rafforzata e non più generica che garantisca alle lavoratrici il diritto ad un lavoro stabile, ben pagato e con un orario congruo un minimo di ore contrattuali.
È il frutto di un percorso condiviso tra Fisascat, Cisl e Funzione pubblica Siena con l’obiettivo di ridefinire gli appalti degli enti stessi, Asl e comuni del territorio senese.
“Non accettiamo più un’occupazione con donne che lavorano cinque ore a settimana. Questo vuol dire essere – sottolinea Marco Brogi, segretario Fisascat Cisl Siena – Non ci possono essere diritti senza ore lavorative. Sarà nostro obiettivo rendere obbligatoria l’offerta di un lavoro dignitoso con un orario contrattuale stabile ed in linea con quanto prevedono i CCNL. Il part time deve essere una scelta, non un obbligo imposto”.
La Cisl Siena è, infatti, da tempo in prima linea contro il part time involontario femminile. La Fisascat Cisl, categoria che segue appalti settori pulizie e ristorazione, ha portato avanti questa battaglia per anni, denunciando, avviando vertenze, facendo emergere dati ufficiali e sensibilizzando le istituzioni Italiane ed europee. Tutto è partito con l’Interpello all’Unione Europea della Fisascat Cisl con cui è stato richiesto che venissero rimosse tutte le diseguaglianze che vedevano coinvolte le lavoratrici. L’interpello richiedeva di intervenire sul part time ciclico verticale. Quel tipo di contratto che obbliga il dipendente a dover lavorare unicamente 8 mesi all’anno con una sospensione, che nel 90% dei casi, riguarda i periodi estivi. I settori coinvolti erano gli appalti scolastici, universitari, asili nido dove il “servizio” vede una sospensione sia contributiva sia retributiva. Educatrici, cuoche e addette alle pulizie senza paga per quattro mesi.
Tutto ciò è stato rilevato dall’Europa sanzionando l’Italia. “Siamo andati da soli nei posti di lavoro – aggiunge Brogi – mentre le altre organizzazioni sindacali ci deridevano dicendo che “avremmo messo in difficoltà il sistema dell’Inps”. Noi non ci siamo fermati. Nel 2020 è stata riconosciuta la possibilità per chi ha un part time ciclico verticale di potersi far accreditare nei mesi in cui non lavora una parte dei contributi. Ora finalmente lo Stato ha predisposto un bonus di 550 euro per l’anno 2022 che probabilmente sarà attivabile da settembre prossimo per tramite delle nostre sedi” conclude Brogi.
“Nella nostra provincia operano diversi istituti e purtroppo sempre più sulla logica della concorrenza si assiste ad una lotta al ribasso sia sulle retribuzioni, con il mancato pagamento di indennità contrattuali o la parziale applicazione dei ticket pasto”
“I lavoratori della vigilanza privata da anni non vedono il loro ruolo riconosciuto, con un contratto nazionale scaduto da 7 anni. una retribuzione ridicola rispetto anche ai rischi di questo mestiere e una assoluta mancanza di controlli da parte delle istituzioni sull’operato delle società che ovviamente lavorano per il profitto”. Lo sottolinea la Fisascat Cisl Siena che chiede rispetto per i lavoratori e per le loro condizioni di lavoro ed economiche.
“Nella nostra provincia operano diversi istituti e purtroppo sempre più sulla logica della concorrenza si assiste ad una lotta al ribasso sia sulle retribuzioni, con il mancato pagamento di indennità contrattuali o la parziale applicazione dei ticket pasto, ma fatto ancor più grave mettendo a rischio la salute delle Guardie particolari giurate. E’ infatti ormai diffusa la moda di non rispettare la turnistica del CCNL che prevede 5 gg di lavoro e 1 di festa con 7h di prestazione giornaliera, costringendo i dipendenti a turni anche di 12h giornaliere e oltre. Con turni di riposo saltati e con orari mensili che sfiorano le 300 ore. Certo gli straordinari possono essere fatti ma ormai le ore in più sono “inserite” direttamente negli orari settimanali come fosse “normale”.
Questo purtroppo succede anche negli appalti pubblici e ad oggi nel silenzio di tutti gli organi di controllo a cui chiediamo di intervenire non solo a tutela dei dipendenti ma anche della collettività. La denuncia di questa situazione da parte della Cisl parte dalla avvilente situazione di fatto che spesso gli stessi lavoratori vivono nella convinzione che l’unico modo per portare a casa uno stipendio dignitoso sia fare 12/15 ore al giorno ma di che servizio e con quali garanzie di professionalità e sicurezza per l’appaltatore? Secondo il sindacato tutto questo è inaccettabile”. “E’ inaccettabile che un lavoratore possa fare doppi turni “prevalentemente notturni” senza i riposi fisiologici indispensabili, continuando a viaggiare con auto di servizio o propria anche fuori provincia (cosa ormai normale?), con i rischi per se e per gli altri non solo perché porta al fianco una pistola e dovrebbe essere “sveglio” ma anche perché l’auto diventa una vera arma”.
“Siglato il nuovo accordo integrativo provinciale per Terme di Chianciano spa a seguito della disdetta aziendale del 2021”.
L’annuncio arriva da Marco Brogi, segretario della Fisascat Cisl Siena: “Con la Filcams Cgil abbiamo siglato un importante rinnovo del contratto integrativo per Terme di Chianciano spa. La trattativa non era partita bene. Infatti alla fine del 2021 era stato disdettato il vecchio contratto integrativo provinciale applicato dal 2011. Le organizzazioni sindacali – aggiunge Brogi – hanno portato avanti un confronto serrato con la direzione aziendale e le associazioni datoriali di FederTerme e Confindustria per tutelare l’occupazione”.
E ancora: “Ci siamo sempre posti l’obiettivo che il personale dovesse essere valorizzato senza incidere sui livelli occupazionali e reddituali dei lavoratori – si sottolinea –. Formazione, welfare, stagionalità, aumento dei ticket mensa sono stati i punti salienti del confronto su cui il sindacato si è battuto fino alla fine. Siamo giunti a siglare un’importante ipotesi di accordo in un periodo di profonda crisi del settore e della zona Valdichiana”.
Fonte: https://www.lanazione.it/siena/cronaca/nuovo-accordo-integrativo-per-chi-lavora-alle-terme-1.7657943
Lavoro stagionale: siglati gli accordi tra Fisascat Toscana e Uiltucs-Uil Toscana con Confcommercio e Confesercenti
Gli accordi sottoscritti prevedono che i titolari di negozi potranno rafforzare il proprio organico, nei periodi di maggiore concentrazione del lavoro, assumendo nuovi dipendenti con contratti stagionali a tempo determinato in deroga alla legge e al contratto nazionale.
Potranno utilizzare questi accordi le imprese del commercio e del terziario delle località previste dagli accordi (sostanzialmente località turistiche e città d’arte) – consultabili nella sezione “settori > terziario – commercio”.
Di fatto, l’intesa estende ai lavoratori del commercio benefici e diritti previsti nello stesso accordo, , come il diritto di precedenza all’assunzione a tempo determinato e indeterminato e l’obbligo del datore di lavoro di rispettare tutte le norme di sicurezza sul lavoro.
“Con questo accordo vogliamo promuovere la flessibilità in entrata, assunzioni tutelate da diritti aggiuntivi e con attenzione alla sicurezza. È un accordo che combatte il dumping contrattuale e premia il lavoro regolare, con un monitoraggio che ci permetterà di valutare con dati certi il valore dello stesso accordo”, dice il segretario generale dalla Fisascat- Cisl Toscana Alessandro Gualtieri.