Pistoia: ultima tappa del tour informativo sulla Naspi

Si è conclusa a Pistoia la campagna informativa sulla Naspi organizzata dalla Fisascat Toscana nord

Si è conclusa ieri a Pistoia la campagna informativa sulla Naspi organizzata dalla Fisascat Toscana nord.

Un’opportunità unica per far conoscere i nostri servizi e per permettere a tutti di avere informazioni precise e dettagliate sulla Naspi – Indennità di Disoccupazione, e sui contratti di lavoro.

Per richiedere la Naspi, per verifiche su retribuzione e contratto e per qualsiasi altra informazione, vi aspettiamo presso le sedi Fisacat!

Campagna informativa sulla Naspi

campagna informativa NASPI

La Fisascat Toscana nord ha organizzato la scorsa settimana un vero e proprio tour per incontrare i lavoratori stagionali e non del turismo, commercio, pubblici esercizi e servizi delle principali località balneari.

Un’opportunità unica per far conoscere i nostri servizi e per permettere a tutti di avere informazioni precise e dettagliate sulla Naspi – Indennità di Disoccupazione.

Per richiedere la Naspi, per verifiche su retribuzione e contratto e per qualsiasi altra informazione, vi aspettiamo presso le sedi Fisacat!

Scorri a destra per vedere alcuni scatti della campagna informativa Naspi nel territorio della Toscana nord

Lavoro stagionale, da Fisascat Cisl il via alla campagna informativa sulla Naspi

Lavoro stagionale, da Fisascat Cisl il via alla campagna informativa sulla Naspi

Il sindacato ha programmato alcune giornate in provincia di Lucca per parlare dell’indennità di disoccupazione

Al via la campagna informativa Fisascat Cisl Toscana nord per i lavoratori e le lavoratrici stagionali del turismo.

Il sindacato ha programmato alcune giornate in provincia di Lucca per parlare dell’indennità di disoccupazione, la cui richiesta potrà essere fatta presso le sedi del sindacato Cisl, non appena terminato il proprio contratto a tempo determinato. 
Gli incontri prenderanno il via mercoledì (31 agosto) a Forte dei Marmi, in occasione del mercato, all’incrocio tra Via Carducci e Via Veneto e lungo la passeggiata di Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta per proseguire giovedì (1 settembre) a Viareggio, in Piazza Inigo Campioni e lungo la passeggiata di Viareggio e Lido di Camaiore.
 

Per presentare correttamente la richiesta di Naspi (indennità di disoccupazione) è necessario rispettare determinati requisiti. La domanda di Naspi deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni. Per poter accedere alla Naspi, oltre alla perdita involontaria del lavoro, il disoccupato deve aver maturato almeno 13 settimane contributive nei quattro anni precedenti al periodo di disoccupazione. Per avviare la pratica si dovrà presentare carta di identità, lettera di licenziamento o contratto scaduto, ultime due/tre buste paga e codice Iban del conto corrente.

Per verificare il diritto all’assegno o ricevere maggiori informazioni, il lavoratore o la lavoratrice potrà contattare la Fisascat Cisl e compilare la domanda avvalendosi dell’assistenza di operatori competenti e disponibili in una delle sedi più vicine.
Sarà anche possibile contattare il sindacato per verificare la retribuzione e trovare risposta ai dubbi sul rapporto di lavoro intercorso oltre ad avere la possibilità di ricevere consulenze dagli uffici vertenze, che si avvalgono della collaborazione di studi legali per la gestione delle controversie in sede sindacale protetta. Le lavoratrici e i lavoratori potranno usufruire inoltre dei servizi offerti dal Patronato Inas per pratiche di assistenza sociale e dal Caf per l’assistenza fiscale.

Gli operatori Fisascat Cisl saranno presenti nelle sedi locali Cisl dal 5 settembre al 31 ottobre nei seguenti orari: a Viareggio a Largo Risorgimento il lunedì dalle 14,30 alle 18; a Pietrasanta in località Osterietta in via Aurelia, 2 il martedì dalle 9 alle 12,30; a Camaiore in via Oberdan 39 il giovedì dalle 9 alle 12,30 e alla stessa ora il lunedì a Massarosa in via Don Minzoni 330. È consigliato prenotare l’appuntamento ai numeri 333 3291888 e 348 8832598.

Fonte: https://www.luccaindiretta.it/in-azienda/2022/08/25/lavoro-stagionale-da-fisascat-cisl-il-via-alla-campagna-informativa-sulla-naspi/307200/

Lavoratori del turismo: c’è il bonus in busta paga

Lavoratori del turismo: c’è il bonus in busta paga

Con la mensilità di luglio previsto un premio che parte dal minimo di 220 euro. I sindacati: “Un risultato per chi, nel 2021, si è prodigato professionalmente”

Buona notizia per i lavoratori del Turismo impiegati nelle attività ricettive della Versilia.
Lo scorso 29 giugno Filcams-CGIL Fisascat-Cisl e UilTucs si sono riunite nella commissione paritetica assieme a Federalberghi territoriale per confrontarsi sul premio di risultato 2021, come previsto dal vigente accordo integrativo provinciale.
“Nonostante il 2021 sia stato un ulteriore anno di difficoltà del settore a causa dell’emergenza pandemica – dicono Daniela Ricchetti di Filcams Cgil Lucca, Simone Pialli di Fisascat Cisl e Roberto Pacini di UilTucs – il dato di riferimento quali ricettività e presenze, è migliorato e ci ha consentito di definire l’erogazione del premio di prima fascia, riproporzionato alle giornate di presenza di ciascun lavoratore.
Il premio sarà corrisposto con la retribuzione del mese di luglio come prima tranche riferibile ai primi 6 mesi dello scorso anno e la seconda tranche con la retribuzione del mese di dicembre.
La quota minima del premio, riproporzionata per ogni livello d’inquadramento e mansione, è pari a 220 euro lordi. Pare una goccia nel mare, ma pur sempre un risultato da valorizzare, in favore di chi si è prodigato professionalmente in un anno complicato, rendendo possibile la tenuta complessiva del settore”.

Tanto è ancora da fare, a detta del sindacato, invece dal punto di vista delle tutele. “Ci poniamo l’obiettivo di tutelare l’occupazione – proseguono – attraverso il rispetto della contrattazione collettiva nazionale e territoriale, la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di garantire la formazione continua ed il riconoscimento della professionalità, il rispetto della persona e della legalità. Per le nostre organizzazioni, oltre agli elementi economici, queste sono da sempre questioni prioritarie, che rivendichiamo. Troppo spesso si riscontrano situazioni di tutele negate a tal punto da allontanare giovani, ma anche meno giovani che talvolta scelgono di cambiare settore e reinventarsi un mestiere piuttosto che continuare ad essere sfruttati. Il turismo è un enorme volano sia per l’economia nazionale, che per quella del territorio, pur mantenendo ampi margini di miglioramento, a partire dalla tutela del lavoro del rispetto dei diritti e del benessere, requisiti fondamentali per un servizio di qualità”.

Fonte: https://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/lavoratori-del-turismo-ce-il-bonus-in-busta-paga-1.7844779

Lavoratori in appalto negli ospedali, cresce la protesta dei sindacati: “No a mansioni che non spettano da contratto”

Filcams, Fisascat e Uiltrasporti hanno chiesto l’intervento del prefetto e un tavolo congiunto con Estar, Asl Toscana Nord Ovest e Consorzio Toscana Servizi​

A partire dal 15 febbraio scorso, negli ospedali della provincia di Lucca il servizio di trasporto degenti, farmaci, materiale biologico e documenti è stato affidato al Consorzio Toscana Servizi, azienda esecutrice del nuovo contratto. Da subito Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil si sono attivate nei confronti della ditta affidataria, con l’obbiettivo di garantire il rispetto delle caratteristiche del servizio come indicate nel nuovo bando di gara. Ovvero con la previsione che le lavoratrici ed i lavoratori non debbano movimentare i pazienti, ma semplicemente trasferirli all’interno dei siti ospedalieri utilizzando gli ausili idonei (letto, barella, carrozzina, etc).

“Ai lavoratori è invece stato chiesto – spiegano i sindacati – di “sbarellare”, cioè spostare i pazienti dal letto alla barella o carrozzina, e viceversa, e quando hanno opposto le loro legittime obiezioni sono spesso stati maltrattati al limite dell’offesa personale. Come organizzazioni sindacali abbiamo subito segnalato queste problematiche, chiedendo incontri sia all’azienda appaltatrice sia alla Asl, ma non abbiamo avuto riscontri per noi soddisfacenti. Infatti committenza e azienda hanno elaborato una procedura di lavoro talmente vaga da dire tutto e niente. Il 6 maggio abbiamo incontrato congiuntamente i responsabili della Asl e dell’azienda per ribadire tutte le difficoltà ed incongruenze tra i servizi richiesti e quanto invece indicato nella gara di appalto. In quell’occasione abbiamo anche riaffermato che alcuni comportamenti vessatori ed offensivi del personale Asl nei confronti dei nostri assistiti fossero addirittura passibili di denuncia”.

“Purtroppo dal 6 maggio ad oggi nulla è cambiato – dicono le sigle – Le lavoratrici ed i lavoratori continuano a subire pressioni e maltrattamenti, il servizio richiesto non corrisponde a quanto indicato dalla gara di appalto, per cui ci siamo visti costretti a richiedere, oltre a quello già programmato del 30 maggio con i responsabili della Asl, un incontro congiunto con Estar, in qualità di stazione appaltante, Asl Nord Ovest e il Consorzio Toscana Servizi, per cercare di arrivare ad un accordo che garantisca ai lavoratori in appalto di svolgere i loro compiti serenamente, senza le pressioni che sono emerse in maniera prepotente durante l’ultima assemblea e che stanno causando ad alcuni di loro problemi di stress”.

“Abbiamo anche attivato la prevista procedura in prefettura – conclude la nota – da espletare prima di proclamare eventuali iniziative di protesta in quelli che sono i servizi essenziali soggetti alla legge 146/90, nel caso in cui negli incontri programmati non si trovino accordi soddisfacenti che, pur tutelando i servizi ai cittadini all’interno del servizio sanitario, garantiscano ai lavoratori dell’appalto di lavorare in condizioni civili, svolgendo le mansioni previste dalla gara di appalto e non altro”.

 

Fonte: https://www.serchioindiretta.it/cronaca/2022/05/29/lavoratori-in-appalto-negli-ospedali-cresce-la-protesta-dei-sindacati-no-a-mansioni-che-non-spettano-da-contratto/141255/

Lavoro stagionale: siglati gli accordi tra Fisascat Toscana e Uiltucs-Uil Toscana con Confcommercio e Confesercenti

Lavoro stagionale: siglati gli accordi tra Fisascat Toscana e Uiltucs-Uil Toscana con Confcommercio e Confesercenti

Gli accordi sottoscritti prevedono che i titolari di negozi potranno rafforzare il proprio organico, nei periodi di maggiore concentrazione del lavoro, assumendo nuovi dipendenti con contratti stagionali a tempo determinato in deroga alla legge e al contratto nazionale.

Potranno utilizzare questi accordi le imprese del commercio e del terziario delle località previste dagli accordi (sostanzialmente località turistiche e città d’arte) – consultabili nella sezione “settori > terziario – commercio”.

Di fatto, l’intesa estende ai lavoratori del commercio benefici e diritti previsti nello stesso accordo, , come il diritto di precedenza all’assunzione a tempo determinato e indeterminato e l’obbligo del datore di lavoro di rispettare tutte le norme di sicurezza sul lavoro.

“Con questo accordo vogliamo promuovere la flessibilità in entrata, assunzioni tutelate da diritti aggiuntivi e con attenzione alla sicurezza. È un accordo che combatte il dumping contrattuale e premia il lavoro regolare, con un monitoraggio che ci permetterà di valutare con dati certi il valore dello stesso accordo”, dice il segretario generale dalla Fisascat- Cisl Toscana Alessandro Gualtieri.

Carrefour, ora c’è l’accordo, scongiurati 14 licenziamenti

Ad annunciarlo sono le tre segreterie di Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uil Uiltucs. I lavoratori potranno rinunciare al posto soltanto su base volontaria

 

MASSA. Scongiurati i 14 esuberi previsti presso il Carrefour. Saranno i lavoratori stessi ad accettare o meno il loro licenziamento. Ad annunciarlo sono le tre segreterie provinciali di Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uil Uiltucs, a seguito della buona riuscita della trattativa portata avanti a livello nazionale. «L’impresa -spiega il comunicato- aveva presentato nel settembre 2021 un piano di riorganizzazione, contenente la cessione di 106 punti vendita in franchising e la conseguente apertura di una procedura di mobilità con contestuale dichiarazione di esuberi», cosa che per l’ipermercato di Massa avrebbe riguardato 14 lavoratori full-time. L’intesa prevede due differenti accordi, un protocollo per la gestione del franchising e l’accordo sulla procedura di licenziamento collettivo. I punti vendita in franchising vengono appunto affidati alla gestione di imprenditori terzi, ma più volte le tre sigle avevano denunciato situazioni di «mancato rispetto delle condizioni contrattuali, normative e delle libertà sindacali; con l’accordo si prevede che l’azienda, nel momento della stipula del contratto con gli imprenditori, inserisca delle clausole che vincolino gli stessi gestori all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore, al rispetto delle normative, della salute e della sicurezza. Nel caso in cui vengano affittati o ceduti a terzi dei punti vendita a gestione diretta, continuerà ad essere applicata la contrattazione integrativa aziendale vigente». Ma la vera vittoria dei sindacati, e che interessa principalmente i quattordici dipendenti, è l’accordo sulla procedura di licenziamento collettivo. «I licenziamenti potranno essere attuali con il solo criterio della non opposizione a fronte di un incentivo all’esodo, quindi a seguito di un accordo tra lavoratore ed azienda, privilegiando la volontarietà», annunciano le tre segreterie. In altre parole, il licenziamento avverrà su base volontaria, quindi se il dipendente accetterà tale soluzione, in cambio però di una buona uscita. Un altro risultato dell’accordo è quello di far assumere all’impresa l’impegno a non prevedere ulteriori affidamenti a terzi di attività, ponendo così un forte limite alla pratica delle esternalizzazioni, cosicché tali uscite di lavoratori diretti siano sostituite da lavoratori dipendenti per conto terzi. Per questo, Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uil Uiltucs ritengono «positiva l’intesa raggiunta, avendo minimizzato l’impatto di un piano particolare critico e al tempo stesso posto basi e strumenti utili a migliorare le condizioni di lavoro nei punti vendita diretti, affrontando il tema del franchising ed escludendo il rischio di dumping contrattuale». Ora inizierà una fase altrettanto importante a livello locale».

 

Fonte: iltirreno

Carrefour, raggiunto l’accordo per franchising e procedure di licenziamento

I sindacati: “Dopo un piano particolarmente critico presentato dall’impresa oggi è stato possibile minimizzarne l’impatto”

Raggiunto l’accordo portato avanti dalle segreterie nazionali di Filcams, Fisascat e Uiltucs con Carrefour a seguito della trattativa legata al piano di riorganizzazione che l’impresa aveva presentato a settembre 2021 contenente la cessione di 106 punti vendita in franchising e un
esubero pari a 769 risorse a tempo pieno – 4 nell’ipermercato in via Santissima Annunziata a Lucca – su tutta la rete commerciale.

“L’intesa prevede due accordi: un protocollo per la gestione del franchising e l’accordo sulla procedura di licenziamento collettivo – spiegano i sindacati -. Il protocollo sul franchising rappresenta un innovativo approccio alla progressiva frammentazione dell’azienda, che ormai conta circa mille punti vendita affidati alla gestione di imprenditori terzi (di cui diversi anche nella nostra Provincia) e in cui più volte le organizzazioni sindacali hanno denunciato situazioni di mancato rispetto delle condizioni contrattuali e normative e delle libertà
sindacali. L’accordo prevede che Carrefour vincoli nei contratti di franchising che stipula con gli imprenditori all’applicazione dei Ccnl sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs, al rispetto delle normative su salute e sicurezza e a prendere i provvedimenti necessari per evitare qualsiasi forma di corruzione”.

“Nel caso in cui vengano ceduti o affittati a terzi dei punti vendita a gestione diretta, continuerà ad essere applicata la contrattazione integrativa aziendale vigente e saranno riconosciute in continuità la rappresentanza e le agibilità sindacali – vanno avanti i sindacati -. Sono previsti inoltre dei momenti di monitoraggio per l’andamento della rete franchising, informazioni preventive all’apertura di procedure di cessione di rami e la responsabilizzazione di Carrefour qualora le organizzazioni sindacali denuncino il mancato rispetto delle normative da
parte del franchisee. L’accordo sulla procedura di licenziamento collettivo prevede che i licenziamenti potranno essere fatti con il solo criterio della non opposizione a fronte di un incentivo all’esodo”.

“L’impresa si è poi impegnata a non prevedere ulteriori affidamenti a terzi di attività, un importante passaggio volto ad escludere che le uscite dei lavoratori diretti siano sostituite da lavoratori dipendenti di terzi. È stato inoltre pattuito tra le parti di procedere alla proroga del Contratto integrativo aziendale. Riteniamo quindi positiva l’intesa raggiunta – concludono i sindacati -. A fronte di un piano particolarmente critico presentato dall’impresa è stato possibile minimizzarne l’impatto, ponendo le basi e condividendo gli strumenti utili a migliorare le condizioni di lavoro nei punti vendita diretti e cogliendo l’opportunità di affrontare il tema del franchising ed escludendo il rischio del dumping contrattuale. Un importante precedente che parla ai cambiamenti che stanno interessando tutto il settore del commercio”.