
Ripartito il negoziato sul rinnovo del Contratto Nazionale di Vigilanza Privata e Servizi di Sicurezza, scaduto da circa 7 anni, che interessa oltre 100mila lavoratori.
Il riavvio dei negoziati è stato preceduto da uno scambio epistolare con la nuova associazione imprenditoriale del settore ANI Sicurezza, la quale aveva richiesto di partecipare alle trattative; un aspetto che riguarda principalmente la compagine datoriale, lasciando ai sindacati la mera presa d’atto della decisione che, in ogni caso, non potrebbe riguardare i contenuti di un confronto che si protrae ormai da 7 anni.
Le Associazioni Datoriali si sono dichiarate disponibili a migliorare la proposta economica, ed è stata ribadita la necessità di una durata del Ccnl superiore ai tre anni.
I sindacati insistono su tematiche quali livello e salario di ingresso e maggiorazioni per i servizi di sicurezza, sottolineando l’inderogabile necessità che l’aumento salariale (nel suo valore a regime) e il montante retributivo complessivamente erogabile nella vigenza del Ccnl si attestino a livelli coerenti con la situazione generale e con il lungo periodo di “vuoto” contrattuale del settore.
L’adeguamento del salario per le Guardie Particolari Giurate deve tenere conto anche della rivalutazione delle indennità giornaliere e nei Servizi di Sicurezza è necessario recuperare al più presto una condizione retributiva sostenibile.
Le Associazioni Datoriali, pur volendo terminare l’accordo in tempi brevi, hanno dichiarato di voler procedere con un’ulteriore valutazione al proprio interno.
Il negoziato è aggiornato al giorno 15 settembre 2022.