
Alta adesione allo sciopero regionale indetto in Toscana dei lavoratori delle farmacie comunali. A Firenze su 60 farmacie comunali sono rimaste chiuse 55
È stata alta l’adesione allo sciopero regionale indetto per lunedì 30 maggio in Toscana dei lavoratori delle farmacie comunali (ex municipalizzate): a Firenze su 60 farmacie comunali sono rimaste chiuse 55, e quelle aperte erano quasi tutte di turno.
L’iniziativa, spiega un comunicato stampa dei sindacati dei dipendentei, sta all’interno di una mobilitazione nazionale, lanciata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da sette anni.
Alla base della protesta di oggi, ribadiscono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, “l’indisponibilità dell’Associazione datoriale Assofarm a definire un impianto normativo ed economico adeguato alle professionalità del comparto, che tanto ha dato nel corso della pandemia, anche a fronte delle modifiche legislative intervenute che hanno cambiato in maniera sostanziale il lavoro del farmacista. Salario, orario di lavoro, mercato del lavoro e professionalità sono gli argomenti sui quali le proposte dell’associazione datoriale appaiono pesantemente insufficienti. Inaccettabile la richiesta datoriale di aumentare a 40 ore effettive l’orario di lavoro, in un settore in cui tra l’altro lavora un’ampia maggioranza di donne. Insufficiente, infine, anche la proposta datoriale sul riconoscimento della professionalità, quantificata da Assofarm con ‘un’indennità mensile di 20 euro lordi per i farmacisti che realizzino tutte le mansioni della farmacia dei servizi, di cui almeno 100 vaccinazioni l’anno”.